domenica, giugno 13, 2010

Temponauts @ I.P.O. Liverpool 2010 - La Fotocronaca!





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2008, 2009 e 2010. Ormai la tappa primaverile a Liverpool è diventata una bella consuetudine per la banda Temponauts. Per la 3° spedizione sul Mersey ci schieriamo con la line-up d'esordio, dell'ormai lontano 2005. Per intenderci quella del nostro primo 4 canzoni, "the Temponauts"
Eccoci all'aeroporto, mentre procediamo in ordine sparso verso il decollo, in una foto che vai a capire come, sembra di epoca 1983-1984. Troppo paisley underground.

E' venerdì 28 maggio, l'indomani avremo subito 2 concerti, il primo dei quali al Cavern pub a mezzogiorno. Una briefing per fare luce sugli ultimi dubbi residui.

E dopo un volo e una notte tranquilli, la bella Liverpool ci accoglie il sabato mattina con la maglia ufficiale: vento tipo Bora e pioggia, temperatura 8° C.
Ma noi Temponauts, che siamo per definizione inarrestabili, irrevocabili e insonnoliti, alle 11.30 am siamo già al n° 12 di Mathew Street, dove una ripida scala ci porta nel Cavern Pub. E' questo un bel pub, piccolo e molto accogliente, con la statua di John Lennon a fare la guardia in cima alla scala, in strada.


Appesi al muro ci sono foto di Ringo Starr & Paul McCartney, c'è un basso Hofner violin e una Rickenbacker 325 (indovinate un po' a chi appartenevano!) e altra memorabilia. Avendo già suonato al Beaconsfield, al Lennon's Bar, sui due palchi del Cavern Club, questo è il quinto palco differente sul quale saliamo a Liverpool, per un totale (a fine della spedizione 2010) di 7 concerti. Il che non è male per una banda della Valtidone. Ci accoglie il fonico, con su una T-shirt dei Butthole Surfers e l'inglese di Liverpool tra i denti. Solo per capire che mi stava chiedendo quale doveva essere il microfono della voce solista ci ho messo 5 minuti buoni. Probabilmente Gluck dello Squadrone Avvoltoi era di Liverpool, o al massimo del Wirral.
E poi cominciamo, e tanto per andare sul sicuro iniziamo con una canzone inedita assoluta.

I need Understanding! Partiamo bene, con la canzone che aprirà il disco al quale stiamo attualmente lavorando. Il suono è potente, chitarre e voci ok. Ma. Il fonico ci chiede di abbassare le chitarre e il basso (sbagliando di brutto, e le registrazioni video mi daranno conforto) e da lì in avanti sarà il classico, divertente, disperato rincorrersi con i volumi fino all'ultima canzone.


Intanto è mezzogiorno, la gente al bar beve tranquillamente dei bei birroni corposi e apprezza la band. Perchè a Liverpool c'è gente ad ascoltarti a mezzogiorno, a mezzanotte, alle 9 di sera e alle 3 di pomeriggio. Nel frattempo arrivano i Waistcoast, che suoneranno dopo di noi, e i June, ormai nostri storici compari di avventure UK. Verso la 3° canzone ormai sono quasi sveglio anch'io.


E si arriva così alla fine del set, con "That's how strong my love is"!



E conclusa la matinèe si va a pranzo. E poi in giro per Liverpool, che è sempre un gran bel posto, c'è anche il mare (e il fiume, e l'oceano). E c'è sempre anche l'isola di Man, a un niente dalla città. E il Tourist Trophy è in pieno svolgimento...ma il mare è agitato, è uscito un po' di sole e c'è vento forte. Vabè, non ci vado.



Qui sotto io sembro Rocky III quando prese botte da Dio da Mr.T


L'ora del prossimo concerto piano piano si avvicina. E dopo aver visto concerti/fumato 1 milione di sigarette/"qualche" (attenzione: eufemismo!) birra, viene sera e ci ridirigiamo al Cavern Quarter dove i June stanno per suonare. Invece quando arriviamo troviamo sul palco una banda di spagnoli che non riescono a far funzionare una tastiera. Sala piena, siamo nel palco "moderno", sugli shermi agli angoli della sala scorrono filmati in bianco e nero dei Beatles, dei Kinks, degli Animals e degli Stones impeganti a suonare nel locale. Bè!
Intanto gli spagnoli hanno scoperto il problema: avevano il volume generale della tastiera spento...si è accumulato un po' di ritardo sulla tabella di marcia. Poi suonano un concerto di merda davvero, il primo concerto di merda che ho visto a queste latitudini in 3 anni. Ma meno male che arrivano i June. Ormai funzionano come orologi, Chris e White hanno i cori più belli sulla piazza del giorno d'oggi, le canzoni sono a volte scoppiettanti, a volte travolgenti, mentre le nuove, quelle per il loro imminente nuovo disco, hanno un incedere ipnotico e inquietante. Mi hanno messo a posto, i June.
Mentre i famigerati Mellowmen (vedi report dell'anno scorso...) salgono sul palco, noi ci dirigiamo nel camerino, nel backstage, dove veniamo raggiunti da Jeremy Morris, che ci carica per bene, ci dà il suo nuovo cd (splendido! IL jangle pop americano, punto) e ci parla degli Stone Roses, degli USA e di Cristo. Il tempo di legare alla chitarra il foulard dell'Inter (perchè siamo Campioni d'Europa) e via, fuori sul palco. Presentazione di David Bash e siamo già in azione. Come sempre su quel palco il suono è ottimo, capirai. Una attimo prima di entrare in camerino guardavo il video del ritorno al Cavern di McCartney, (non ho capito se del '99 o del 2002) con alla chitarra un certo Gilmour. Erano proprio lì su quel palco. Dunque.


Il suono bello, tanta gente, tanti flash. E un caldo feroce, siamo 7/8 metri sotto terra, e un'umidità da muri bagnati. Chissà che füméra qui dentro, quando non era ancora scattato il No Smoke! Ma ecco subito il video di "I need understanding", la canzone inedita che vi dicevo prima, che rende bene l'idea.




A questo punto ci saranno stati 45 gradi, sul palco! Ecco i protagonoisti faccia per faccia (notare Pablo versione mani-nei-capelli







E il microclima torrido ha infuocato le canzoni! Ecco una "Not in the Morning" perfettamente...a fuoco. Altro che garage glam coi lustrini, tracolle leopardate e tutte le stronzate tipo il Festival Beat. Questo è New York punk, quadrato, infame e stupido come un sasso. Al Cavern Club, di Liverpool. Ah, che meraviglia.



E dopo aver picchiato come fabbri siamo rientrati nel reame del paisley, con una bella "Fuck you everyone", che avrebbe davvero meritato di essere messa qui. Ma ho appena sputtanato il mio editor video, sembra una cosa piuttosto irreparabile, per cui niente.
Improvvisa e raggelante ci giunge la notizia che (grazie ai poseur spagnoli e alla loro tastiera) i concerti durano 5 minuti in meno. C'è da fare un taglio, la mannaia è inesorabile. Già che ci siamo prediligiamo la roba forte e in un attimo siamo ai saluti. E, devo dire la verità, ho percezione di aver tirato una bella botta! Appena giù dal palco ci strizziamo i vestiti e arriva in camerino uno spagnolo sbronzissimo che vuole il nostro basso "per fare delle foto sul palco storico". Pablo va in avanscoperta, lui è madrelingua spagnolo, ma in seguito si scopre che quello che dovrebbe suonare il basso 1- non si regge in piedi; 2- è mancino. Quindi vaffanculo. Nel frattempo arrivano in camerino i Len Price 3, che di lì a 5 minuti tireranno giù tutto con un concerto strepitoso.
Riemergo su Mathew Street dove la polizia sta ammanettando una tizia sbronza tipo Bukowski (sarà liberata pochi minuti dopo, chissà cosa aveva combinato). E dopo un po' di su e giù per le scale del Cavern verso le 3, dirò le 3 perchè non mi ricordo più l'ora precisa, si rientra in albergo.


Ma!
Ho scambiato il palazzo del Comune di Liverpool per l'Adelphi hotel. Mica male per essere il terzo anno che vado avanti indietro chitarra alla mano per queste strade. Deviazione e via a letto? Neanche per idea! Tappa al Chicken Bazooka per un bel paninone benzodiazepinico. E più o meno alle 5 (forse) si chiude la giornata iniziata al Cavern Pub con un concerto di mezzogiorno. Ecco una spaventosa testimonianza dal pianerottolo del quarto piano del Britannia Adelphi, domenica alle prime luci dell'alba.


Domenica è nuvoloso, ma non piove e non c'è vento. Con queste condizioni di tempo i temibili f.d.p. volanti tornano ad essere i padroni della città, puntando i poveretti che si avventurano per le strade per riversagli addosso il loro pericoloso contenuto intestinale.

Questo qui ha quasi centrato me e Simone con una raffica di tre cacche di 20 cm di diametro al suolo ciascuna. E quando ha visto che lo fotografavo si è girato e mi ha guardato incazzato di brutto, al che io sono scappato via.

E dopo aver girato tutto il giorno (io sempre con un occhio al cielo), è già ora di andarsene all'aeroporto, che invece di un nome del cazzo tipo "aeroporto città di Milano", si chiama "John Lennon International Airport" e ha pure il sottotilo "Above us only sky". E già da questo uno capisce tante cose...

Vabè, è andata anche per quest'anno. Siamo davvero alla fine della spedizione. Riassumo tutto in una parola? Figata. Và che facce da rientro in Itaglia...


E adesso che cacchio facciamo? Un disco nuovo! che deve essere almeno bello come A Million Year Picnic, che ormai ha 2 anni e un po'. Lo stiamo già registrando e s'intitolerà "the Canticle of the Elsewhere". Oltre alla già citata "I need understanding" vi anticipo un paio di canzoni, quali "the Couch on the abyss", "While you were sleeping", "the impostors" e quella che è già la mia favorita "the night of the bloody Nunchakos".
E questo blog è inaspettatamente tornato a vivere! Quindi un bel disco nuovo e un bel blog-zombie.




17 commenti:

Anonimo ha detto...

bekkissimo, a quando una cover della mia band preferita,..THE BARRACUDAS??

Anonimo ha detto...

oopss SORRY I meant bellissimo
(ps: vogliamo Ursusse come corista :)

Anonimo ha detto...

era ora!!
bentornati sul blog e da liverpool!!
C

Anonimo ha detto...

grande Pibio! come al solito...riesci a raccontare le nostre avventurea liverpool in modo espectacular...intanto la vostra nazionale le stà prendendo dei "guaranies"...manca ancora il secondo tempo..dai pibio...finisce che vincete..vedrai..
pablo

pibio ha detto...

un pareggio strappato coi denti...
partita indecifrabile tranne che è chiaro che abbiamo bisogno di chi la butta dentro!
in ogni caso: FORZA AZZURI, sempre e comunque.
il mio pronostico sull'argentina dopo le prime partite è più confermato che mai.
Maricones, fate giocare Milito fisso, là davanti!

Tornado al blog, da oggi in avanti riprendono gli aggiornamenti periodici...siamo tornati, e questa non è una cosa così scontata, quest'inverno siamo stati molto più che in forse, come banda.

pibio ha detto...

Mich sai che i Barracudas non li conosco granchè?!
mi aggiorno...quali sono i titoli più significativi??

pibio ha detto...

Cristiano, ma stai per partire per S. Francisco o ho capito male???

tony-face ha detto...

Dei Barracudas ti consiglio "Drop Out with The Barracudas" (il primo del 1982) e "Endeavour To Persevere" di qualche anno dopo.
Molto Flamin Groovies+surf+Mersey beat e un tocco di psichedelico.
Rozzi ma buoni

pibio ha detto...

Ottimo, grazie!

Anonimo ha detto...

Pibio venerdi parto x NEW YORK!!! Una bella settimana faraway..
YEAH!!!!!!

C

pibio ha detto...

Ah!!!
bella Cris, beato te!!!
C'eri anche già stato mi sembra di ricordare, no?

Anonimo ha detto...

certo! e' la terza volta!!
la prox in U.S.A. ci vuole davvero S francisco..!
Son contento potervi vedere aggiornati su blog e senza moderazione!!

Hola Pablo!!

C

Camillo ha detto...

Ormai per voi Liverpool è come se fosse Tarvoss. I favolosi 4 della Valtidone always on the edge!!!
Saludos amigos

Anonimo ha detto...

Hola Cris, còmo estàs? tanto tiempo!!Divertiti negli U.S.A....Salutami Obama...
pablo

Anonimo ha detto...

il mio messaggio e' evaporato!

ripeto..

hola hermano pablo todo bien!!
dai che presto ci si vede con birre y porros!!
C

pibio ha detto...

ahemm...probabilmente devo ancora registrare qualche meccanismo, abbiate un po' di pazienza...speriamo di non aver altri inconvenienti, qui ho rinnovato tutto.
Vista la Spagna?
Casillas nel pre-partita "Noi vinceremo il mondiale, ma giocando bene".
BOOOOOM!

Anonimo ha detto...

en argentina los llamamos "pechos frios" (petti freddi)non hanno il sangue per i mondiali..come brazil,argentina italia,germania...pazienza españa...quetso mondiale è il "nostro" mondiale...el mundial del DIEGO...